Cortisone tanto ti odio tanto ti amo 

Salve Gente!
Ho un sacco di review da fare ma oggi ho voglia di uscire dal seminato e parlare sempre di bellezza ma, “entrando dalla finestra”, prendendo il discorso un po’ alla larga, raccontandovi di cosa succede al nostro corpo ma soprattutto alla nostra mente quando si è obbligati a curarsi con il cortisone.
La premessa è d’obbligo: non sono un medico, quello che ho fatto e sto facendo io è un percorso strettamente personale, molto delicato e soprattutto difficile quindi, per chi si trovasse nelle mie stesse condizioni io consiglio di farsi aiutare laddove l’ostacolo é troppo grande (per chi è qui per giudicare può smettere invece di leggere). Un’altra cosa che devo dire è che è inutile prendersi in giro dicendo che la vita non cambia o che i cambiamenti sono

Facili da gestire: il cortisone cambia la vita, soprattutto se lo si deve prendere a lungo termine ed in dosi abbastanza pesanti.
Allora…. a maggio io ed il Deltacortene festeggiamo due anni di amore/odio; come avrete capito la nostra è una convivenza alquanto forzata e soprattutto difficile ma necessaria.

I primi periodi sono stati disastrosi: vuoi perché la dose era abbastanza alta (25 mg al giorno) vuoi perché io ho avuto tutti gli effetti collaterali possibili, fatto sta che in pratica per poco non sono impazzita! Per me era diventato impossibile dormire, passavo così velocemente dal pianto disperato al riso isterico che la velocità della luce mi faceva un baffo, e soprattutto chi mi stata intorno soffriva con me perché mi vedeva in difficoltà ed era disperato perché non sapeva come prendermi (non smetterò mai

Di ringraziare tutti per la pazienza). Ringraziando Dio le cose sono migliorate: gli esiti degli esami mi hanno permesso di abbassare la dose (chissà se ha influito su tutto ciò il mio Out Out alla dottoressa: “se non me lo abbassate lo smetto”?) scendendo a 10 mg, dopo un anno e mezzo ho ripreso a dormire più o meno bene ma soprattutto la fame mostruosa di cui ho sofferto ( si, di fame mostruosa di può soffrire e non scherzo) e contro la quale ho lottato tanto è sparita.
“DIVENTERAI UNA VACCA”

 Ecco la reazione, in alcuni casi anche alquanto compiaciuta, di tutti coloro i quali hanno saputo ( e meno male che sono pochi) che avrei dovuto iniziare ad assumere Deltacortene, mentre chi non lo sapeva ed ha il tatto di un ornitorinco ha semplicemente esclamato: ” che faccia da pallone che hai fatto!” ecco… questo è un grande nemico perché non basta lo specchio a dirti che sei in guerra ma ci pensano anche gli altri che non avendo un cazzo sa fare pensano che sia giusto dirti quello che vedono. 

Non si tratta sempre di cattiveria, ma piuttosto di mancanza totale di sensibilità e di tatto ( alla quale mia mamma ha sempre ovviato con un “io ti vedo sempre uguale” che paradossalmente mi faceva incazzare tanto quanto la frase sulla vacca). 

Non posso negare che sono cambiata ( mannaggia a me che amo le foto con tutta me stessa) ma posso anche dire che ce la sto facendo: nel mio piccolo, con tanto sacrificio, sono riuscita a non dover cambiare tutto il guardaroba, sono riuscita a trovare il nuovo modo di truccarmi, e soprattutto sono riuscita ad imparare a provare simpatia per la nuova me.

“IO TI VEDO SEMPRE UGUALE”

Nonostante i buoni propositi di mia madre, uguale non sono e se esteticamente sono cambiata relativamente poco (ma

Io questo poco lo vedo tutto) è dentro che è avvenuto il grande cambiamento. 

Fisicamente cambia la pelle perché si secca molto, aumenta la ritenzione idrica ( cosa che io non ho mai avuto, e sono sincera), si gonfiano le mucose del viso e del collo (la tanto declamata “faccia a forma di luna” che a me, in tutta onestà, sembra più una “faccia da criceto che fa scorte di cibo” ma forse chiamarla così era troppo lungo e poco poetico) stravolgendo un po’ i lineamenti ma levigando le rughe d’espressione (a cesare quel che è di cesare).

Insomma che voi vi piacciate o meno ( ed io, per fortuna, mi sono sempre piaciuta non perché bellissima ma perché realista) dopo aver iniziato a prendere il cortisone rimarrete per un po’ lontane dagli specchi e butterete la bilancia (la mia è nascosta così bene, e non scherzo, da non sapere più dov’è)
DEVO AVERE IO L’ULTIMA PAROLA 
Ecco il mio segreto: per molti é forza secondo me è strafottenza allo stato puro. Prima dicevo che il cortisone ti cambia molto dentro e nel mio caso devo dire che sono cambiata in meglio perché ho

Imparato a dare il giusto peso alle cose, o meglio, le cose hanno acquistato ai miei occhi il giusto peso perché ho iniziato a vederle in un altro modo. Non so, sinceramente, se sono diventata una persona migliore o peggiore o se la Angela di oggi è più matura ed “essenziale” della vecchia ma fatto sta che tanti lamenti perpetui, tanta gente negativa, tante sensazioni e tanti pensieri superficiali sono spariti dalla mia vita. È difficile da spiegare ma credo di aver raggiunto la pace dei sensi quando sono riuscita a contestualizzare ed a pronunciare con la giusta enfasi la parola “vaffanculo”. 
VAFFANCULO

 Ho detto vaffanculo al sale (la cosa

Più nociva che ci sia), lo zucchero (con alcune eccezioni) le farine bianche ed i latticini e grazie a ciò sono riuscita a mantenere sotto controllo il peso.

Ho detto vaffanculo alle persone false, superficiali, lagnose e pesanti.

A quel paese sono andati anche la bilancia, i piselli (senza sale non di possono mangiare) e gli attacchi di panico (prendere per le corna malattia e cura ha fatto bene al mio animo)
ANGELA OGGI

Mi piaccio di più oggi, senza peli sulla lingua, con delle analisi perfette (bevete tanta acqua sempre!),con una nuova consapevolezza mi sento meglio… certo, il prezzo da pagare è stato alto e se potessi tornei indietro, i momenti di sconforto sono sempre in agguato ma ho imparato ad affrontarli, però mi piace quello che sono riuscita a costruire, mi piace pensare che mi sono creata da sola e soprattutto

Che nonostante tutto il ce l’ho fatta! 
Scusate la tante parole, grazie di essere arrivare fino alla fine e forza, forza ragazzi perché nulla è impossibile, magari è difficile da raggiungere o da realizzare ma soprattutto da mantenere, ma vi giuro che non è impossibile perché se riuscirete a mantenere intatto il sorriso avrete vinto sempre e comunque.